La Storia

Il Liceo “Cagnazzi” occupa la sede dell’edificio che fu dell’ex-convento dei Domenicani.
Realizzato verso la fine del XVI secolo. L’atrio interno conserva ancora, in parte, la struttura e l’aspetto dell’antico chiostro (al suo interno si svolgono incontri culturali ed esibizioni teatrali). Successivamente divenne la sede del seminario vescovile, inaugurato nel 1857 e chiamato Seminario dell’Immacolata e di San Luigi. L’istituzione non era solamente destinata alla formazione ed all’avvio al sacerdozio, ma si era distinta perché aperta a liberi cittadini. Nel 1861 fu fondato l’Istituto Tecnico Ginnasiale di Altamura, con annesso Convitto, frequentato da molti alunni non solo
della città, ma anche dei Paesi vicini.

Vestigia di questo passato è la epigrafe posta sulla parete dello scalone del Liceo, dedicata a memoria dell’illustre cittadino Giuseppe Giannuzzi (1838-1876) che rese questa sede famosa con il suo magistero educativo: seppe validamente congiungere l’esperimento fisiologico con l’osservazione microscopica, nel fervore di una pronta genialità meridionale e di una disciplinatissima tempra di lavoro (cit. Brugi).
Scopritore dei corpi semilunari, ovvero formazioni cellulari che si trovano nelle ghiandole salivari.
Nel 1865 l’Istituto fu pareggiato con Decreto Ministeriale del 27 marzo, mentre nel 1867 la scuola fu intitolata definitivamente e ufficialmente al celebre concittadino Luca de Samuele Cagnazzi (1764-1852), canonico, matematico e uomo politico di rilievo nel Regno di Napoli, oltre che protagonista degli eventi della Rivoluzione Partenopea del 1799. Nella sua vita e nella carriera cercò di conciliare la passione per gli studi scientifici – matematica, chimica, botanica, mineralogia – con il doveroso impegno negli studi giuridici e teologici.
(Si rinvia alla sezione a lui dedicata in: https://www.strumentidellascienza.edu.it/gabinetto-di-fisica/luca-dcagnazzi.html).
Il Liceo Ginnasio fu dichiarato Regio con decreto del 27 luglio 1908.
Nel 1956 il Convitto annesso venne chiuso, mentre tre anni dopo fu istituita la prima classe del Liceo Scientifico, annesso al Cagnazzi e divenuto autonomo nel 1972.
A partire dall’Anno Scolastico 2003-2004 il Liceo classico “Cagnazzi” si è arricchito di un ulteriore percorso formativo, il Liceo Socio-Psico-Pedagogico, conservando così la memoria di un’altra ben nota istituzione culturale della città, l’Istituto Magistrale “Caterina Volpicelli”.
Attualmente il Liceo Statale Cagnazzi ha due indirizzi: Classico e Scienze umane (quest’ultimo si è arricchito anche dell’opzione Economico Sociale).

Il 26 Aprile del 1908, nel cortile dell’edificio veniva inaugurato un monumento a Giovanni Bovio (1837-1903), filosofo, politico, deputato al Parlamento del Regno d’Italia, il nonno Francesco Maria Bovio, studioso e docente di lettere e di diritto presso l’Università di Altamura. Partecipò alla Rivoluzione del 1799, insomma un altro “grande figlio” di Altamura. Nel 1899 Giovanni Bovio partecipa con un discorso accorato alle celebrazioni del centenario dalla rivoluzione e una epigrafe sul corso cittadino testimonia tale evento. l Liceo è quindi crocevia di eventi e personaggio della storia cittadina e non solo. In una epigrafe posta sulla parete del corridoio all’ingresso del Liceo, sono menzionati e ricordati i nomi degli studenti caduti durante la I Guerra Mondiale.
Come documentano atti conservati nel prestigioso Archivio Cagnazzi, il Liceo è stato frequentato da giovani studenti del territorio viciniore come la Basilicata e la Calabria; nel tempo in esso è stata formata e temprata una classe di professionisti e di uomini illustri che hanno contribuito al miglioramento della situazione sociale, culturale ed economica non solo del Meridione.
Da allora il Liceo Cagnazzi ha continuato a svolgere, sino ai giorni nostri, la sua azione incisiva sul territorio e ha visto fiorire intelligenze ed esperienze che dalla provincia del sud si aprono all’Europa e non solo.
Il Liceo Cagnazzi custodisce “un patrimonio di grande valore culturale e una testimonianza dell’importanza assegnata nel corso dei secoli alle scienze in Terra di Bari: si tratta di una raccolta di macchine di Fisica per uso didattico”.